3 settembre 2012 – di  Simone Ulmer

Il numero di visitatori è stato travolgente: già alle 9.30 ancor prima che le porte si aprissero una piccola folla si è formata davanti alle porte del CSCS e non si è diradata fino al tardo pomeriggio. Alle 13 tutti i biglietti delle visite guidate all’edificio dedicato ai supercomputers erano esauriti e i visitatori affluivano senza sosta nell’edificio amministrativo per vedere le presentazioni sui  poster e sugli schermi, i seminari scientifici sono stati seguiti con tale entusiasmo che non solo tutti i posti a sedere erano occupati ma anche tutti i possibili posti in piedi.

Dalla fisica delle particelle alla sismologia

Giovani e anziani erano tutti orecchie quando il professore dell’ETH Zurigo Günther Dissertori descriveva che cosa si fa sul Large Hadron Collider al CERN, quali  sono i  fini di questa ricerca e perché richiede l’uso dei supercomputer

L’astrofisica Marcella Carollo ha entusiasmato la platea con l’astrofisica, mentre quella di Domenico Giardini è stata letteralmente affascinata dalla sua presentazione sulla ricerca e studio dei terremoti. Molte delle domande poste agli oratori alla fine delle loro presentazioni, come ad esempio se il mondo politico ascolta gli scienziati del clima o quelle sul terremoto dell’Aquila del 2009, sono una testimonianza del grande interesse suscitato nel pubblico.

Opportunità di ricevere il pubblico anche in futuro

Visite guidate all’edificio che ospita i supercomputer per scoprirne l’infrastruttura tecnica hanno avuto luogo ogni 20 minuti, ma per ragioni di sicurezza non è stato possibile aumentarne la frequenza o il numero di partecipanti per gruppo strettamente limitato a 30 persone. Visto l’enorme e inatteso interesse suscitato da questo evento, il CSCS offrirà anche in futuro l’opportunità di partecipare a colloquia e visite del centro una sera ogni due mesi. Il programma sarà pubblicato sulla pagina web del CSCS.