20 Ottobre 2021 - Luca Berti e Paolo Bobbià, rsi.ch
MeteoSvizzera: un nome e una garanzia. Lo indicano i numeri della sua app: nel 2020 è stata aperta almeno una volta su 4,2 milioni di telefonini, è stata aperta 770 milioni di volte, sono state consultate 3,2 miliardi di immagini (o di blocchi di informazioni). Nel 2021 ogni giorno viene consultata da 500'000 a 1,5 milioni di volte. E durante la settimana andata dal 12 al 18 luglio 2021 (sette giorni con molti temporali, ndr.) MeteoSvizzera ha inviato 95 milioni di allerte.
Per dirla in breve: è una delle più gettonate del paese. La meteorologia è tra i temi più discussi. Ed il tempo è una delle maggiori fonti di delusioni ed arrabbiature, quando ci limita nei nostri programmi. Ma grazie ad applicazioni come questa - e ai suoi diversi contenuti - siamo diventati tutti un po’ dei maghi della pioggia. E così, se le cose non vanno come avremmo voluto, ce la prendiamo con Locarno Monti. Che è però è solo una minima parte… di tutto ciò che sta dietro un’applicazione come questa.
Tutte le previsioni di MeteoSvizzera sono elaborate dal Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS) di Lugano dove si sta già guardando al futuro. Il CSCS, per esempio, sta già sviluppando il prossimo super computer. Una macchina, chiamata Alps, che strizza l'occhio anche all'intelligenza artificiale (AI). Questo, unito ad un nuovo modello di calcolo della meteo in arrivo nel 2023 e dai satelliti di terza generazione promette delle previsioni ancora più precise e localizzate.