29 luglio 2019

Puoi presentarti brevemente?

Sono Giulio Bosco e ho da poco compiuto 18 anni. Fin da piccolo sono appassionato di computer ed informatica. Nel corso degli anni ho coltivato questa passione, fino a farla diventare il mio pane quotidiano. Studio alla SAMT (Scuola Arti e Mestieri di Trevano) nella sezione di informatica e nel mio tempo libero mi dedico a progetti personali legati al mondo dell’informatica.

Come hai conosciuto il CSCS?

Ho conosciuto il CSCS all’età di 11 anni, quando mia mamma mi ha portato a fare la visita del centro, e già li ero esaltatissimo. Dopo un paio di anni ho avuto di nuovo l’occasione di passare una giornata intera al CSCS durante lo stage obbligatorio delle scuole medie. Quando poi ho dovuto decidere dove fare lo stage obbligatorio di due mesi durante i miei studi alla SAMT ho subito pensato al CSCS.

Cosa ti ha spinto a mandare la tua candidatura al CSCS?

Quando dovevo mandare le candidature per lo stage, volevo un posto dove avrei potuto fare delle esperienze diverse, dove avrei potuto migliorare le mie conoscenze ed avere nuove sfide. Avendo avuto l’occasione di conoscere il CSCS in precedenza, ho pensato subito che potesse essere il posto perfetto. Molto speranzoso mandai la mia candidatura.

Che cosa ti affascina del mondo dei supercomputer?

L’intero mondo dei computer mi affascina pensando a quanto sono complicati ed avanzati. È sorprendente come, al giorno d’oggi, qualsiasi oggetto di uso quotidiano abbia sempre di più un connotato tecnologico e sia quindi legato in qualche modo al modo dei computer. Del  mondo dei supercomputer mi affascina come una moltitudide di entità separate possano essere interconnesse tra loro al fine di ottenere una potenza di calcolo sufficiente a svolgere lavori estremamente complessi volti a raggiungere un unico obiettivo.

Su quale progetto/ progetti hai lavorato durante il tuo stage presso CSCS?

Principalmente ho lavorato con il gruppo Network & Security, quindi i progetti erano incentrati su quell’ambito. Ho lavorato a 2 progetti più grandi, che mi hanno preso molto tempo, e anche ad altri più piccoli. Il primo progetto consisteva nel testare un sistema diverso di Load Balancer, chiamato DSR, che potrebbe venir utilizzato per gestire le sessioni ssh all’interno del CSCS. Mentre il secondo comprendeva l’installazione e la messa in funzione di elastiflow, un sistema per monitorare la rete, che permette di analizzare in tempo reale il traffico che vi è sulla rete del centro.

Come descriveresti una tua giornata tipo al CSCS?

Solitamente arrivavo in ufficio al mattino presto, verso le 7:30. Mi mettevo subito a lavorare ai miei progetti e poi a metà mattina i colleghi mi chiamavano e andavamo in pausa a bere un caffè, un’occasione per scambiare idee e opinioni sui lavori che stavamo svolgendo. A pranzo di solito mi fermavo a mangiare al centro con i colleghi per poi continuare a lavorare sia ai progetti che a qualche lavoro in sala macchine, come ad esempio spostare o installare dei server o degli switch.

Cosa ti porterai dietro da questa esperienza?

Da questa esperienza mi porterò dietro tante conoscenze e tante nozioni, ma soprattutto molte esperienze fantastiche ed uniche, sia sul campo lavorativo che personale.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Per il futuro penso di continuare a studiare, molto probabilmente oltre Gottardo. Oltre allo studio vorrei anche fare altri stages e accumulare più esperienze possibili.